SAN PIETRO
MONASTERO DEI MONACI BENEDETTINI DI MODENA

IL MONASTERO, LA STORIA
Il monastero di San Pietro risale alla fine del X secolo, fondato precisamente nel 983 d.C., come fondazione vescovile; divenne poi indipendente nel 1148. Dopo un periodo di crisi fu aggregato nel 1434 alla Congregazione di Santa Giustina, poi Cassinese. Fu reso celebre da abati e monaci colti che ottennero grande prestigio negli studi ed alti incarichi, tra i quali due divennero Cardinali.
Soppresso all’arrivo dei francesi (1796), fu riaperto dall’ Arciduca di Modena, nuovamente chiuso dai Savoia (1866): in entrambi i casi un monaco rimase come parroco. A parte una breve interruzione (1926-1938) i benedettini sono sempre stati presenti in questa abbazia.
L'attuale chiesa abbaziale risale alla fine del XV secolo e fu consacrata nel 1518; negli anni successivi fu realizzato anche lo stupendo chiostro, detto Chiostro delle Colonne. La chiesa è opera di Paolo Barabani e la facciata è ornata da terracotte attribuite ai fratelli Bisogni; curioso anche il campanile a vela seicentesco. All'interno varie sculture in terracotta di Antonio Begarelli, e dipinti di Francesco Bianchi Ferrari, Niccolò dell'Abate, Jacopo Cavedone, Gian Gherardo delle Catene, Jan Van Gelder, Giovanni Battista Ingoni, Lodovico Lana, Pellegrino Munari, Girolamo Romanino, Carlo Ricci, E. Setti, Giovanni Taraschi, Filippo da Verona, ecc. Il prezioso coro ligneo è di G. F. Testi e aiuti. Oltre ai bellissimi paliotti in scagliola di tutti gli altari si segnala il grandioso organo cinquecentesco di Giovanni Battista Facchetti con tribuna dipinta da Giovanni Taraschi. In sagrestia affreschi di G. da Vignola, e preziosi arredi lignei intarsiati da G. Brennona.